+39 079 3406090 info@unionecoros.it

Uri

Home 9 Uri 9 Iscola Ezza

Iscola Ezza

L’edificio de S’Iscola Ezza sorge nell’antica periferia di Uri, denominata Juanne Antoni Farina o Ulias Manna, in via Sassari. Il progetto venne redatto dall’ingegnere sassarese Silvio Gandino nel 1904. Inizialmente nacque come caseggiato scolastico, poiché il paese ne era sprovvisto. Nel 1911 con atto pubblico, venne acquistato un oliveto, situato all’inizio del paese, che fu abbattuto per la costruzione dell’edificio. Durante i lavori di costruzione, venne redatta una variante al progetto originario, che ha portato alla trasformazione dell’adornamento della facciata principale, eseguita in pietra rossa trachitica, invece che in calcare bianco. Nel 1953 l’edificio fu ampliato e adattato a sede comunale, dall’ingegnere Angelo Sechi di Olbia. Venne così realizzato l’impianto elettrico e furono riadattati gli spazi interni, suddividendo il locale in cinque aule di grandi dimensioni e due più piccole. Dagli anni settanta al duemila, l’edificio fu sede delle scuole medie.

L’intervento di restauro avvenuto dal 2006 al 2008 risanò la struttura con l’intento di destinarla a centro di documentazione agraria, ma nel 2009 vi venne invece trasferita la biblioteca comunale. Sempre dal 2009 nella stessa sede, si trova anche l’Archivio storico comunale, che custodisce documenti del XIX-XX secolo, oltre alla prima biblioteca comunale Alessandro La Marmora, donata nel primo novecento, dalla crocerossina Marianna Denti dei Marchesi di Piraino. Nel 2016 la biblioteca venne intitolata a Giovanni Maria Cherchi, politico e intellettuale urese. Nel 2017 una sala di lettura è stata intitolata al parroco Salvatore Arca, il quale donò alla comunità, un consistente fondo librario di sua proprietà. Dal 2018 una sala dell’edificio è destinata agli studenti universitari e un’altra alle esposizioni d’arte temporanee. Dal 2019 l’Archivio storico è stato dotato di scanner planetario e postazione informatica di consultazione. Il totale della dotazione documentaria della biblioteca al 2020 è di circa 11.000 volumi. È considerato il primo edificio civile di valore architettonico presente nel paese.