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Lago del Cuga

Il Lago del Cuga si trova in località Cuga, a cinque chilometri da Uri sulla strada per Alghero. Si tratta di un bacino artificiale della capacità di venticinque milioni di metri cubi d’acqua, utilizzata a scopi irrigui. Il Lago del Cuga è alimentato dal rio Cuga-Barca (Ittiri), ed è stato costruito nel 1965 con uno sbarramento a scogliera, alto quarantadue metri. Il progetto esecutivo venne affidato agli ingegneri Giuseppe Sapienza e Velio Princivalle nel 1955 e all’ingegnere Samuele Paolo Algranati nel 1969. Il lago è collegato al Lago di Surigheddu, della capacita` di 2.120.000 metri cubi, realizzato sull’alto Temo con la diga omonima in terra. I due laghi mediante un ripartitore principale, che convoglia le acque del Cuga nella Nurra, dovrebbero soddisfare le esigenze di irrigazione della Nurra di Alghero. Quest’area è caratterizzata da numerose testimonianze della presenza umana fin da età molto antiche. Le acque del Lago del Cuga, che rischiavano di sommergere la Chiesa di San Leonardo, ricostruita più a monte con scrupolosa fedeltà e con le stesse pietre, hanno invece sommerso, non prima che gli archeologi potessero studiarlo in modo approfondito, il Nuraghe Peppe Gallu. A quest’ultimo viene attribuito particolare interesse perché gli esami condotti col sussidio del carbonio, hanno rivelato che fu costruito fra il VI e il V secolo a.c., dunque in età molto tarda. Il monumento, sommerso per gran parte dell’anno, è visibile quando il lago è in secca. Nei pressi delle sponde del lago, nel quale è possibile svolgere attività di pesca sportiva, sono presenti vari nuraghi oltre al Peppe Gallu: il nuraghe Pigalvedda, il nuraghe Attentu, il nuraghe Su Cuttu, il nuraghe Sa Curdiola, il nuraghe Alzola sa Cudina, il nuraghe Bilianu Pinna e il nuraghe Chessedu. La maggioranza di queste costruzioni risulta parzialmente o interamente sommersa nei periodi di massimo invaso del lago, per poi riaffiorare nei periodi di secca. Sono presenti anche resti di insediamenti di epoca romana, come le basi di alcune capanne. Quest’area rappresenta una forte attrazione paesaggistica, è un vero e proprio habitat di rari uccelli acquatici e il paradiso della pesca sportiva.