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Casa Parrocchiale

La Casa Parrocchiale è situata nel centro storico del paese di Cargeghe in via Roma ed è così denominata in quanto per buona parte del XIX e XX secolo era la residenza del parroco. L’edificio è di proprietà della Parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta dalla quale sorge poco distante e alla quale è stata probabilmente donata, a giudicare da alcuni stemmi presenti nelle decorazioni interne, da uno degli originari proprietari appartenenti alla nobile famiglia Manca (Una certa narrazione attribuisce questa dimora a don Antonio Manca duca dell’Asinara ma allo stato non vi è documentazione storica che attribuisca a tale nobile la proprietà sull’edificio. I Manca infatti non furono mai feudatari di Cargeghe, che rientrava nella baronia di Ploaghe dei feudatari Castelvì- Aymerich. Lo stesso Canonico Spano nel XIX definisce la dimora come “Casa Nurra”… i Nurra erano dei piccoli nobili locali. Forse il fraintendimento ricade nel fatto che tra i vari proprietari vi furono anche dei “Manca” ma non furono certo i più famosi Manca del ducato). L’edificio ha conservato le caratteristiche costruttive e decorative originarie del XVIII secolo. Del palazzo originariamente facevano parte un ampio giardino e diversi magazzini, che venivano dati anche in affitto ai privati come laboratori artigiani. C’era anche una torre, forse un tempo deposito per cereali o altri frutti, di cui oggi restano solo alcune rovine.
L’interno dell’edificio conserva nella partizione dei volumi la classica soluzione “a fisarmonica”, tipica dell’epoca di costruzione, con ambienti che si succedono gli uni agli altri in sequenza e tra essi immediatamente comunicanti. Nelle volte di diverse stanze sono ancora visibili le decorazioni a pittura, di un certo pregio anche se una parte di esse si intravvede al di sotto di strati di pittura di calce, applicati probabilmente nella prima metà del ‘900 per motivi igienici o per non poter far fronte a più onerosi interventi di restauro. Le pavimentazioni realizzate in cotto sardo risultano ben conservate così come gli infissi originari, sui quali si intravvedono ancora i segni delle antiche decorazioni “alla veneziana” caratterizzati dai profili dorati. L’edificio necessita di un importante intervento di restauro, per evitare di perdere le importanti testimonianze storico artistiche che ancora conserva e poter esser nuovamente pienamente fruibile.