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Ferrata di Giorrè

Le Vie ferrate sono diventate meta di un turismo sportivo naturalistico sempre più ricercato. Sono modi di vivere la natura in totale simbiosi con essa. Attraverso questi percorsi si può scalare una falesia calcarea o arrampicarsi in una roccia panoramica, come nel caso di Giorrè, nel comune di Cargeghe. In una terra meravigliosa e variegata come la Sardegna, è impossibile non essere affascinati dalle vie ferrate. Anche questa è Sardegna da vivere, agganciati in sicurezza, sovrastando altezze imponenti, su vallate e pianure. In questo caso siamo nel Logudoro. In Sardegna le ferrate sono attualmente dieci ma otto quelle fruibili, e si snodano da nord a sud dell’isola. La via ferrata di Giorrè si trova nel comune di Cargeghe. Il percorso si snoda su pareti rocciose selvagge e suggestive, sulle quali si interseca un complesso sistema di cenge, alcune molto percorribili altre particolarmente esposte e strapiombanti. Realizzata all’inizio del 2013 questa via ferrata si sviluppa sul fronte nord delle omonime pareti. Il percorso è lungo due chilometri e mezzo tra andata e ritorno, seicento metri sono protetti da cavi d’acciaio e costituiscono la ferrata vera e propria. Nonostante la via si snodi su falesie di bassa quota a breve distanza dal centro abitato, non bisogna sottovalutare le difficoltà di alcuni tratti, ed è consigliabile percorrerla con persone qualificate. Incredibile il panorama che si può ammirare dall’alto. Le piane sono rigogliose, e i colori sono quelli della Sardegna: tonalità di verde, giallo, e nocciola si lasciano solcare da nuvole di panna. I paesaggi soprattutto nel periodo primaverile esplodono in tutta la loro vivacità e fragranza. Il centro abitato di Cargeghe si può raggiungere dallo svincolo al chilometro 201 sulla 131.

Raggiunto e superato il paese di Cargeghe si prosegue in direzione Florinas nella provinciale n. 3 e lasciato l’ultimo edificio, dopo circa 600 metri si imbocca sulla destra una stradina stretta e tortuosa ma cementata che presenta un cartello ( “Giorrè”). La stradina si deve percorrere tutta sino a uno slargo e poi piegando a sinistra. Siete nel cuore della valle di Magòla. Si arriva ad un ulteriore slargo, con due abbeveratoi, dove si deve parcheggiare e procedere a piedi fino a un sentiero accidentato sulla destra dal quale si piega a sinistra, dopo circa 250 metri, dove si trova una pannellistica in legno che vi dà il benvenuto nella via ferrata. Da tale punto si imbocca una traccia di sentiero che parte in salita verso nord. Omini di pietra indicano la pista da seguire per arrivare alla ferrata, fino a raggiungere un rilievo più importante dove un cartello indica la direzione. Da quel punto, si attraversa un boschetto di lecci oltre il quale si arriva alla zona attrezzata. Il percorso a piedi non dura più di dieci minuti.